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Dott.ssa Maria Rosita Cecilia

Aree di intervento

La Psicoterapia Cognitivo - Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento in tempi brevi di numerosi disturbi psicopatologici (https://www.nice.org.uk/, https://www.div12.org/). Ho sempre avuto una mentalità sperimentale e orientata al raggiungimento di obiettivi concreti, per questo ho adottato un approccio scientificamente fondato attraverso il quale collaboro empaticamente con i miei pazienti nella risoluzione delle loro difficoltà nel qui ed ora. I servizio possono essere rivolti al singolo individuo, alla coppia , ai genitori , alla famiglia. Tratto problematiche relative alla sfera dei disturbi del neurosviluppo, disadattamento scolastico, disabilità intellettiva e sociale, disturbi comportamentali, deficit cognitivi, decadimento intellettivo, bassa autostima, frustrazione, umore depresso, ansia - fobia - panico, disturbi del sonno, somatizzazioni, difficoltà lavorative - stress lavoro correlato, esperienze traumatiche, dipendenze, conflitti, cambiamenti di vita, crescita personale e acquisizione di un miglior equilibrio psicofisico e sociale, etc.

le tecniche della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale sono integrate con quelle di terza generazione come l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) per il Disturbo Post Traumatico da Stress, il Lutto complicato e le patologie stress correlate, l’MBCT (Mindfulness based cognitive therapy) per la Depressione, lo Schema Therapy integrato con la Mindfulness per i Disturbi di Personalità. Si effettuano terapie di Medicina Comportamentale molto efficaci per la cura di Disturbi Psicosomatici con l’utilizzo del BiofeedBack.

Di seguito sono descritte solo alcune delle più comuni patologie trattate in ambito clinico secondo la cornice concettuale della CBT. Il fine è migliorare la comprensione del mio approccio, affinché il paziente o i suoi familiari possano contattare il professionista, dopo una valutazione cosciente e mirata. Come si comprenderà, nella spiegazione di ogni problematica si ritiene fondamentale considerare le reciproche relazioni tra variabili soggettive (emozioni, comportamenti, variabili fisiologiche e cognizioni) e ambiente esterno. Insieme al paziente sono sempre esaminati i fattori di rischio e di vulnerabilità, quelli scatenanti prossimali e distali, quelli di mantenimento e i vantaggi secondari, le risorse personali e sociali, nonché la genesi del disturbo, l'evoluzione, il funzionamento con relative conseguenze sul suo assetto psicofisiologico. Nella spiegazione uso sempre delle rappresentazioni grafiche, di cui riporto delle esemplificazioni. E' lasciato molto spazio alla condivisione, a dubbi e perplessità, poiché solo i feedback del paziente confermano la chiarezza della spiegazione e quindi, il procedere della terapia.

Prima di analizzare le differenti patologie è importante chiarire il concetto di Schema. Si tratta di strutture interpretative di base con cui la persona rappresenta se stessa e gli altri e organizza il suo pensiero. In altre parole uno schema è una tendenza stabile ad attribuire un certo significato agli eventi. Ad esempio, una persona che ha uno schema di sé del tipo: “Non sono amabile” penserà che nessuno mai potrà amarla e sarà portata ad interpretare la fine di una relazione non come un evento che può capitare a tutti e che di solito è influenzato da più fattori, ma come la prova della propria non amabilità. I contenuti degli schemi cognitivi vengono considerati, dunque, come delle verità assolute. Questi pensieri sono, infatti, tendenzialmente globali, rigidi e iper-generalizzati rispetto alle altre forme di cognizione. Possono riguardare se stessi ( schema di sé ), gli altri ( schema dell’altro ) e la relazione di sé con l’altro ( schema interpersonale ). Per capire meglio questo concetto riporto spesso una metafora:
"Lo Schema è come un paio d'occhiali dalle lenti rosse: indossandolo ogni cosa intorno a noi appare di quel colore, limitando fortemente la nostra gamma di esperienze sensoriali."
Quello che la CBT permette è cambiare tali lenti, integrandole con altre di differenti colori e sfumature, ampliando così ciò che possiamo vedere intorno a noi.


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